Il Mulino di casanuova - ⊂•⊃ Pesciantica

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Le Storie Raccontate
Il Mulino di Casanuova, biciclette e merende sui prati

Si veniva in bicicletta, di pomeriggio.
E poi si rimaneva tutto il giorno, a giocare.
Ma cosa c’era al Mulino di tanto interessante?
L’ombra, uno spazio aperto dove correre in assoluta libertà.
E le panche di legno, le mamme si sistemavano lì, a fare la maglia e l’uncinetto.
Alberi, alberi infiniti dove giocare a rincorrersi e a nascondersi!
Al Mulino si organizzavano fantastiche cacce al tesoro, c’erano nascondigli a non finire!
E l’antico Mulino, riguardo al quale le prime notizie risalgono al 1622, anno nel quale i Doria, divenuti signori di Casanova, lo acquisirono dai Malaspina.
Un antico Mulino ad acqua, che nei secoli ha veduto molte stagioni e molte generazioni di contadini.
Venivamo qui, con la palla, la corda per saltare e le bambole.
Venivamo qui, con i pentolini di latta e la frutta e la verdura di plastica, quella che vendevano nelle buste al banco dei giocattoli sul mercato.
Sì, noi che siamo state bambine negli anni ’70, con i pentolini ci divertivamo un sacco! Arrivavo, mi sedevo per terra e li buttavo tutti in una buca che c’era nella terra, che meraviglia!
E poi giocavamo sui tavoli del Mulino, costruiti con le mole di pietra.
Un luogo che possiede la magia e l’incanto delle fiabe.
Un posto che per noi bambini ha sempre avuto un fascino particolare.
Venivamo qui, dove gorgogliano gioiose le acque del torrente Pescia.
Attenti a non scivolare sulle pietre!
Andate piano! Quante mamme hanno ripetuto infinite volte questa litania?
Venivamo qui e giocavamo con due bambini, che abitavano qui insieme ai loro genitori, che bambini fortunati a vivere in un posto incantato come questo!
Per me e per tutti noi, loro sono sempre stati e sempre saranno Marco del Mulino e la Caterina del Mulino, ora che ci penso li conosco da tutta la vita eppure credo di non aver mai saputo il loro cognome!
Il loro papà si curava del mulino e della splendida natura nel quale è immerso, mentre la loro mamma faceva per noi quegli splendidi panini con il salame, me li ricordo ancora!
Ora  il Mulino non è più aperto ed accessibile a tutti.
Quei due bambini sono diventati grandi e mi hanno accolto al Mulino permettendomi di scattare queste immagini.
Beh, quando ho visto quello che un tempo era il bar, mi è sembrato di ritornare piccina, con le lire in mano, in coda, in attesa del mio turno, mi è sembrato di rivedere la loro mamma che sorridente accoglie i visitatori.
Cosa prendo per merenda? Ci sono anche le patatine, quelle con la sorpresa dentro!
No, voglio il panino, il panino con il salame!
Venivamo qui, dove c’è un ponte detto il Ponte Romano, anche se in realtà è medievale e venne costruito su ordine del Principe Gianandrea Doria, nel 1596.
Un ponte sul torrente Pescia, un ponte di pietra capace di suscitare molte suggestioni.
Un ponte risalente al Medioevo, che necessiterebbe di cure e attenzioni da chi è preposto alla tutela del bene comune, come sono da considerarsi opere così antiche giunte fino a noi.
Un bene prezioso, che andrebbe tutelato.
Un incanto per noi bambini, che fantasticavamo delle più strane vicende, quando ci trovavamo qui.
Questo c’era, nei luoghi della nostra infanzia, quando giocavamo con i sassi e con le foglie.
Quando la vita era una continua sorpresa e una scoperta.
Quando i nostri pomeriggi erano fatti di piccole conquiste e di avventure per noi spericolate.
Quando venivamo qui, al Mulino.

by Miss Fletcher
 
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